Paura dell’impianto dentale: l’operazione fa davvero male?

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Affrontare un intervento di implantologia dentale può suscitare ansie e timori, spesso alimentati da paure legate al possibile dolore che si può provare durante l’operazione o nei giorni successivi. Ma l’intervento fa davvero così male come si crede?

Nel corso degli anni, l’odontoiatria ha compiuto progressi significativi, introducendo nuove tecniche, anestesie avanzate e approcci innovativi, mirando a rendere l’esperienza sempre più confortevole

In questo articolo esploreremo nel dettaglio da cosa nasce la paura per l’intervento di implantologia e, in particolare, la paura legata al dentista. Spiegheremo poi perché inserire un impianto non fa male come si pensa, così da aiutare eventuali pazienti a superare l’ansia legata all’intervento.

 

Odontofobia: perché si ha paura del dentista

L’odontofobia, la paura del dentista, è un fenomeno comune che può influire significativamente sulla decisione di sottoporsi a un intervento di implantologia dentale e, più in generale, a una visita dentistica. 

Tale timore spesso affonda le radici in esperienze passate traumatiche, l’incertezza sull’andamento dell’intervento o la paura del dolore associato alle procedure dentali, a volte suscitate dalla sensibilità che si ha in questa zona del corpo.

Molti individui associano automaticamente il contesto dentistico a sensazioni negative, in particolare a causa della mancanza di controllo e la percezione di vulnerabilità durante l’intervento.

Alcuni pazienti sono così pervasi da questo malessere che temono il rumore degli strumenti odontoiatrici o si preoccupano del giudizio del professionista sulla salute dei propri denti, arrivando a decidere di non sottoporsi alle regolari visite. 

Infine, altri motivi possono essere legati all’errata percezione di una mancanza di empatia da parte del dentista o da episodi di dolore vissuti in passato in contesti simili, che li hanno portati ad associare perciò il medico odontoiatra a qualcosa di negativo. 

 

Inserire un impianto dentale non è doloroso: ecco perché

L’idea di sottoporsi a un intervento di implantologia dentale può generare ansie e timori, soprattutto per la prospettiva di dolore associato alla procedura. Tuttavia, è essenziale comprendere che l’esperienza dell’inserimento di un impianto dentale non è dolorosa per diversi motivi. 

Prima di tutto, la somministrazione di anestesia locale è ormai una pratica standard, che riduce al minimo le sensazioni durante l’intervento. 

La moderna implantologia integra inoltre tecniche avanzate, come la sedazione cosciente tramite protossido di azoto o benzodiazepine, per garantire al paziente un’esperienza rilassante e priva di disagi.

Il dolore post-operatorio, se presente, è gestibile con cure appropriate come l’applicazione di ghiaccio e farmaci antidolorifici, anche da banco, spesso più che sufficienti a controllare il disagio. 

C’è da considerare poi che le nuove tecniche di implantologia, supportate dalla precisione dei dispositivi moderni, riducono significativamente i disagi post-operatori proprio grazie alla loro precisione e minor invasività, contribuendo al comfort del paziente.

Per superare la paura del dolore legata all’impianto dentale, è fondamentale infine instaurare un rapporto di fiducia con il dentista, scegliendo un professionista esperto e avvalendosi di tecniche di preparazione psicologica come il training autogeno. 

 

Per concludere

L’implantologia dentale, sebbene possa suscitare timori legati al possibile dolore, offre ad oggi soluzioni moderne e avanzate, così da riuscire a garantire al paziente un’esperienza confortevole e priva di ansie

L’utilizzo dell’anestesia locale e della sedazione cosciente, unito alle nuove tecniche di implantologia, riduce infatti significativamente le sensazioni dolorose durante e dopo l’intervento. 

Infine, anche la gestione attenta del post-operatorio, con l’applicazione di cure adeguate e la consulenza del dentista, contribuisce a minimizzare eventuali disagi. Per qualsiasi dubbio in merito, il consiglio resta comunque sempre quello di consultare il proprio odontoiatra.