Ortodonzia intercettiva per bambini: tutto quello che c’è da sapere

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È fondamentale abituare i propri figli, fin da piccoli, a recarsi dal dentista e fargli capire l’importanza di prendersi cura di sé, a tutte le età. Non si tratta soltanto di insegnargli a lavarsi i denti con regolarità, ma anche di aiutarli a considerare la visita regolare con questo specialista come irrinunciabile. 

Negli ultimi anni i dentisti dedicati ai trattamenti dei più piccoli sono sempre di più, uno dei settori più importanti e più richiesti è l’ortodonzia intercettiva (gli apparecchi per bambini in fase di crescita)

Si tratta di una tipologia specifica dedicata ai bambini per guidare o correggere la crescita delle ossa mascellari, con l’obiettivo di trattare i problemi in tenera età affinché non ci siano conseguenze complesse dopo lo sviluppo completo.

 

Che cos’è e a cosa serve l’ortodonzia intercettiva 

Seppur nell’immaginario collettivo ci sia ancora molto scetticismo sul fatto di portare i propri figli dal dentista quando ancora non hanno cambiato i denti, in realtà è stato dimostrato come correggere le problematiche al più presto porti grandi risultati nel tempo. 

Anche perché esistono professionisti che si sono dedicati allo studio dell’ortodonzia pediatrica, specializzandosi nei trattamenti dedicati alla dentatura da latte.

Si tratta per l’appunto dell’ortodonzia intercettiva che, come dice il nome, si occupa di intercettare denti storti, palato stretto e altre problematico prima che diventino di difficile versione. 

Molto innovativa, in quanto prevede strumenti pensati e progettati per non recare fastidio al bambino ma, soprattutto, utile per individuare e prevenire le eventuali patologie che sarebbe più complesso trattare da ragazzi o da adulti. 

Lavorare sulla dentatura da latte, infatti, è una pratica consigliata per ridurre al minimo i problemi sui denti permanenti. 

Diversamente da quella tradizionale, infatti, che prevede di iniziare i controlli attorno ai 10 anni, quando molti bambini sono già in fase di sviluppo, quella intercettiva permette di cominciare a trattare il cavo orale fin dai 5 anni

E ricordiamoci che non è solo un fattore estetico, perché ignorare una malformazione mascellare mentre si sta formando significherà trattarla in modo più invasivo in età adulta. 

 

Come funziona l’ortodonzia intercettiva e quali problemi tratta

Nello specifico è strutturata come qualsiasi altra visita dentistica, viene dunque effettuato un controllo generico del cavo orale per analizzare  in che modo stia crescendo la dentatura del bambino. 

La cosa fondamentale è che non è invasiva ed è indolore, è quindi ideale per iniziare ad abituare i più piccoli agli appuntamenti regolari. 

Può avere due tipologie di funzioni: stimolare lo sviluppo della mandibola attraverso mascherine di trazione, oppure correggere la palatoschisi (il palato ogivale) con un espansore. I trattamenti hanno durata rispettivamente di un anno e qualche mese e alla fine i risultati saranno visibili fin da subito. 

Fra le altre problematiche trattate troviamo la correzione della mancanza di spazio per i denti permanenti e quelli legati al succhiamento  del pollice che deforma la mascella. 

È comunque importante essere a conoscenza del fatto che l’ortodonzia intercettiva non elimina completamente la possibilità di dover portare un apparecchio in età adolescenziale. 

Questo perché si tratta di due interventi differenti, l’ortodonzia intercettiva agisce sulla crescita delle ossa, quella tradizionale sulla posizione dei denti, ma la prima influendo sul corretto sviluppo di tutta l’ossatura porta benefici anche alla seconda.

Inoltre è essenziale continuare ad effettuare controlli periodici dal proprio dentista per tutto l’arco della vita, in modo da prevenire e trattare in tempo le eventuali patologie.